Rifondazione contro la centrale di Sergnano

Rifondazione contro la centrale di Sergnano

di Gianni Naggi -
Venerdì scorso, 25 gennaio, a Crema in provincia di Cremona, si è tenuta un’assemblea molto partecipata, dove sono intervenuti esperti, rappresentanti di movimenti e di forze politiche, con noi di Rifondazione Comunista e il sindaco di Crema. Il tema centrale ha riguardato la vasta area circostante, disseminata di depositi di gas sotterranei. Da quanto emerge da un progetto della SNAM, vicino a Sergnano deve sorgere una mega centrale di compressione dei gas, con notevoli pericoli per la popolazione. La Giunta Regionale della Lombardia, il 26 novembre scorso ha approvato un decreto legge che esclude la costruzione di quell’impianto dalle normali procedure di Valutazione Ambientale, nonostante i tanti impianti e depositi già presenti in quella zona, in prevalenza considerati a “Rischio di Incidente Rivelante”.
La sovrapressurizzazione della centrale di Sergnano e di altre centrali, prevalentemente in Pianura Padana, rientrano nel piano enunciato dal ministro Passera, che prevede l’aumento di 4 miliardi di metri cubi di gas stoccati, che guarda caso coincide con la quantità di gas che la SNAM vuole vendere all’estero con lauti guadagni. Questo rientra nel piano inseguito dai governi che si sono susseguiti: trasformare l’Italia in Hub dell’energia verso l’Europa del sud. Così si ripete la storia che già nel dopo guerra ha visto territori bellissimi dell’Italia sconvolti dalle raffinerie del petrolio.
Fatto impressionante, nel Decreto per la pressurizzazione della centrale di Sergnano, il ministro per l’ambiente Clini, prescrive che: “qualora la sismicità indotta superi Magnitudo 3.0…….la pressione di esercizio massima e la frequenza del ciclo di iniezione e di estrazione dovranno essere ridefinite in modo da riportare la magnitudo massima al di sotto di tale valore”. E’ incredibile come il ministro dell’ambiente possa autorizzare a creare terremoti indotti, per gli interessi economici di ENI e SNAM, purchè non superino un certo grado di intensità!!!
Intanto si è saputo anche, che si sono avviate trivellazioni orizzontali del sottosuolo, quelle che vengono fatte per ricavare petrolio e gas residui, là dove non ne esce più, per ricavare i famosi gas di scisto. Consiste nel trivellare il sottosuolo, a migliaia di metri di profondità, pompando ingenti quantità di acqua a seguito di esplosioni che hanno il compito di fessurare rocce scarsamente porose che contengono ancora gas. Non vogliamo dire che il terribile terremoto della Bassa Emiliana sia stato causato da procedimenti come questi, ma certo è lecito pensare che una certa aggravante possa averla avuta, o no? Del resto, già molti paesi, fra i quali Francia, Bulgaria, Renania-Vestfalia in Germania, Friburgo e Vaud in Svizzera, oltre a numerosi Stati degli Stati Uniti e Sudafrica, Quebec in Canada, Nuovo Galles in Australia, hanno vietato o sospeso tali pratiche.
L’Assemblea si è conclusa con l’impegno di formare un Comitato che approfondisca la grave questione su tutto il territorio interessato. Come Rifondazione ci siamo impegnati ad esserne parte attiva, anche coinvolgendo l’intero soggetto politico Rivoluzione Civile.


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