
In difesa dei beni comuni e contro le privatizzazioni: Prc in piazza il 17 maggio
Pubblicato il 4 mag 2014
Dal privato è bello al privato è obbligatorio: noi non ci stiamo e rivendichiamo che la volontà di 27 milioni di cittadini che hanno votato contro le privatizzazioni nel referendum del 2011 sia rispettata, insieme alle tante lotte che nei territori si sono sviluppate, in questi anni, in difesa dei beni comuni e del territorio contro la logica delle privatizzazioni.
Renzi, nel solco delle scelte dei governi precedenti, sta accelerando scelte autenticamente liberiste, restringendo gli spazi democratici e aumentando a dismisura la precarietà di vita e di lavoro delle persone.
Il governo Renzi, schiaccia il pedale dell’acceleratore, su privatizzazione dei beni comuni e attacco ai diritti sociali, per garantire ai mercati che hanno speculato nelle attività finanziarie, di fare shopping ai saldi del patrimonio pubblico e delle risorse naturali, come acqua, energia, casa, servizi, territorio. in linea con le trattative tra Europa e USA per il TTIP. Il trattato di libero scambio finalizzato alla difesa dei poteri economici e allo sviluppo dei profitti delle grandi lobbies, che decideranno della salute dei cittadini, della sicurezza alimentare, dei beni comuni e della democrazia costruendo la più grande zona di libero scambio tra Europa e Usa che permetterà alle imprese di speculare sulla vita delle persone facendo muovere a loro piacimento. capitali, merci e lavoro in tutto il mondo.
Rifondazione Comunista, si oppone a queste politiche devastanti, aderisce e partecipa, alla manifestazione nazionale del 17 maggio a Roma “Per i beni comuni e contro le privatizzazioni”
Riteniamo che vadano difesi e riconquistati:
gli spazi di democrazia partecipata;
la gestione pubblica dell’acqua e dei servizi;
La tutela del paesaggio e del sistema idrogeologico, contro le politiche di rapina e di sfruttamento sfrenato delle risorse naturali;
Rivendichiamo investimenti per grandi opere necessarie quali:
risanamento e manutenzione delle reti idriche e degli acquedotti;
un piano straordinario di riassetto idrogeologico del territorio;
un piano di manutenzione del patrimonio abitativo, forestale e dei parchi
Rimettere al centro, il territorio, la democrazia e la cittadinanza attraverso la partecipazione
diretta nelle scelte.
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