Due chiacchiere con… Gabriella Stramaccioni
Pubblicato il 18 feb 2013
di RIFONDAZIONE.IT
Siamo quasi in dirittura d’arrivo di questa difficilissima campagna elettorale e Gabriella Stramaccioni, nota per essere stata a fianco di Don Ciotti nel lavoro dell’associazione Libera per la lotta a mafia e corruzione ed oggi candidata alla Camera per Rivoluzione Civile, in queste settimane ha girato l’Italia in lungo e in largo incontrando comitati di lotta, vertenze territoriali, partecipando a molte iniziative pubbliche. Le chiedo se dall’inizio di questa avventura, quando ciò che si temeva principalmente era che non ci fosse il tempo materiale per far conoscere Rivoluzione Civile, il suo programma, il suo simbolo, se da allora ad oggi tale preoccupazione è sfumata oppure no e in che misura ha visto crescere l’interesse per questo progetto.
La campagna elettorale, seppur breve, è stata ed è intensissima. E’ vero quello che dici, personalmente ho viaggiato molto: Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Lazio e soprattutto Calabria. Dappertutto abbiamo incontrato tante persone, stanche della politica dei privilegi, a volte sfiduciate, a volte rassegnate, ma nella maggior parte dei casi con tanta voglia e determinazione nel continuare a lottare per cambiare questo Paese. Credo che il lavoro fatto ha dato i suoi frutti e in tutti i territori il simbolo e le proposte di Rivoluzione Civile sono arrivate e sono riuscite a farsi riconoscere, per valore, serietà, onestà. Abbiamo incontrato persone stanche della politica del malaffare e della corruzione, ma con ancora una grande speranza di una nuova stagione politica, di impegno civile per il bene di tutto il Paese.
Da Nord a Sud e nei diversi territori hai rilevato differenze sostanziali di accoglienza o riguardo le domande di cambiamento che ti sono state poste? Te lo chiedo per provare a comprendere la geografia politica del territorio attraverso le preoccupazioni, i desideri, la fiducia o sfiducia nella politica di sinistra del popolo italiano….
Naturalmente ogni territorio ha le sue caratteristiche specifiche, problematiche e risorse. Ma purtroppo illegalità, corruzione, malaffare percorrono tutta l’Italia. Ovunque abbiamo sentito le stesse richieste: lavoro, diritti, impegno della politica al servizio dei cittadini. In Calabria, per esempio, si avverte con forza la voglia di riscatto e il fermento.
Certo in questi ultimi giorni di campagna elettorale e nella settimana conclusiva che ci attende il previsto sciacallaggio fatto soprattutto dal PD ma anche da SEL attraverso la litania del voto utile è il nostro principale avversario, da contrastare massimamente, in particolare da chi come te è sovraesposta ….
Va contrastato ribadendo con forza e convinzione che Rivoluzione Civile è il vero voto utile in questo Paese. In ogni iniziativa pubblica in cui partecipo ed in ogni occasione che mi si offre cerco di spiegare perché è importante sostenere Rivoluzione civile: perché le politiche neoliberiste e le politiche delle banche e dei grandi affaristi in questo paese hanno devastato milioni di cittadini. Le mafie e la corruzione sono aumentate e nessuna politica seria è stata fatta per contrastare questi fenomeni così immorali. A chi predica il voto “utile” si dovrebbe chiedere “utile a chi?” Certamente non ai cittadini e ai lavoratori. Rivoluzione civile è l’unico voto utile, che difende lo Stato sociale, che può servire per il bene comune.
Una settimana ancora di grande fatica ed un ultimo sforzo collettivo per vincere, che significa riuscire a riportare nel Parlamento italiano la sinistra di alternativa alle politiche neoliberiste. Quali sono le prime battaglie su cui intendi concentrare le tue energie una volta eletta? Quelle che ritieni più importanti?
Fra i provvedimenti più urgenti c’è senz’altro la legge sul conflitto d’interessi: non è stata mai fatta e questa lacuna ha permesso che persone senza scrupoli per anni si siano occupati della cosa pubblica e che “imprenditori” si siano fatti gli affari propri in questo Paese. In secondo luogo serve una legge forte, vera ed efficace contro la corruzione. A chiederlo, del resto, è dal 1999 l’Europa. La legge varata dal governo Monti è molto debole e insufficiente. E inoltre leggi vere che possano contrastare il voto di scambio. Il nostro obiettivo è più in generale quello della giustizia sociale: riconsegnare tutto quello che mafie e corruzione stanno drenando a questo Paese. In questi anni, inoltre, lo Stato sociale è stato letteralmente abbattuto. Sono necessarie inoltre politiche in favore dei lavoratori, in particolare dei giovani, delle famiglie.
Grazie Gabriella e buon lavoro!
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