100 Ong contro la pressione “giudiziaria” delle multinazionali sull’autonomia degli Stati
Pubblicato il 16 dic 2013
di Corrado Fontana e Valentina Neri – valori.it -
Lunedì prossimo verrà inviata ai negoziatori americani ed europei che stanno discutendo del trattato atlantico sul libero scambio (TTIP o Transatlantic Trade and Investment Partnership), ma Valori la pubblica in anteprima assoluta, in inglese e in traduzione italiana: è la lettera sottoscritta da oltre 100 organizzazioni non governative per chiedere che non venga inserita nel documento la clausola cosiddetta ISDS. Greenpeace, Action Aid, Attac, Fairwatch, WWF, per citare alcune più note, contestano infatti l’introduzione di questa norma che consente alle potentissime multinazionali straniere – alcune con fatturati ben superiori al Pil di intere Nazioni – di chiamare in giudizio nei “propri” tribunali gli Stati sovrani che attuino provvedimenti da esse ritenute contrarie ai propri interessi e investimenti e per i quali non si sentano tutelate dalle decisioni dei tribunali locali.
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