La segreteria nazionale del Prc sulle elezioni regionali in Basilicata

La segreteria nazionale del Prc sulle elezioni regionali in Basilicata

Il Prc contro la destra e il programma liberista del Pd. Sbagliata la scelta di chiusura di Sel

La segreteria nazionale del Prc non condivide la scelta di alcune compagne e compagni del PRC della Basilicata, militanti e simpatizzanti del Partito, di candidarsi nella lista di SEL alle prossime elezioni regionali e considera questa scelta assolutamente sbagliata ed assunta a titolo personale, in difformità da quanto deciso all’ultimo Comitato regionale del PRC tenutosi l’11 ottobre scorso, alla presenza del compagno Tecce, responsabile EELL della Direzione Nazionale del PRC. Ritiene, pertanto , sbagliato nel merito e nel metodo il comunicato del 29 ottobre del compagno Nicola Sardone a nome della segreteria regionale.

Il comitato regionale del Prc, infatti, aveva lavorato su un programma qualificato su tre punti (reddito di inserimento e lavoro, no alle nuove trivellazioni, nessun inquisito nelle liste) e su questo programma aveva tentato anche un interlocuzione con il centro sinistra; tale interlocuzione si è interrotta dopo la vittoria nelle primarie – cui sia noi che Sel non abbiamo partecipato per la presenza di candidati consiglieri uscenti inquisiti – dell’inquisito consigliere uscente Marcello  Pittella, fratello dell’europarlamentare del Pd.

Si è poi aperta un interlocuzione con Sel, con Azione civile e con altri pezzi di movimento, a partire da Libera, al fine di costruire una lista o una coalizione di sinistra ,con presenze sociali e civiche che avrebbe dovuto chiamarsi “Sinistra per la Basilicata” .

Fino agli ultimi giorni precedenti alla presentazione delle liste Sel locale aveva accettato questa  ipotesi di una lista unitaria autonoma dal centro sinistra, con un simbolo nuovo, anche perché la riduzione a 20 del Consiglio Regionale rende molto alta la soglia di sbarramento e la stessa Sel era consapevole che solo un simbolo unitario avrebbe permesso la discesa in campo di esponenti dei movimenti (Libera, no triv ecc.)e l’alleanza con un gruppo fuoriuscito da sinistra dal Movimento 5 stelle, con un prestigioso potenziale candidato presidente.
La scelta dell’ultima ora dell’assemblea regionale di Sel di presentarsi con il simbolo di Sel, proponendo ai potenziali alleati (PRC e movimenti) di candidarsi sotto quel simbolo è stata da noi respinta in quanto espressione di una cultura settaria epoco rispettosa del percorso unitario che aveva – giustamente – definito una presentazione autonoma dal PD.
Peraltro questa scelta di Sel penalizza quel percorso di coinvolgimento dei movimenti contro le trivellazioni petrolifere e la svendita del territorio ai privati, indebolendo la stessa proposta programmatica su cui il Prc lucano aveva lavorato.

La segreteria nazionale del Prc decide pertanto di chiedere ai compagni del PRC di Basilicata di aprire un confronto con tutte le forze della sinistra alternativa lucana e con i movimenti a difesa dei diritti costituzionale e del lavoro, per la difesa dell’ambiente e del territorio e per la legalità per costruire anche oltre le elezioni un vero progetto unitario per l’alternativa di sinistra rispettoso del contributo autonomo di ogni soggettività politica e sociale.


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