La Digos a casa di Perino, indagato per istigazione. Locatelli (Prc): Basta con la repressione
Pubblicato il 27 set 2013
La Digos di Torino ha perquisito l’abitazione di Alberto Perino, storico leader No Tav, a Condove, in Val Susa. L’esponente del movimento che si oppone al supertreno sarebbe accusato di istigazione a delinquere.
Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc, esprime solidarietà a Perino e ritorna sul tema repressione in Val di Susa: ”Assurda è l’ipotesi di istigazione a delinquere formulata nei confronti di Alberto Perino a cui è stata anche perquisita l’abitazione in data odierna. Ormai è un continuo stillicidio di intimidazioni, denunce, provocazioni rivolte contro il movimento No Tav e i suoi esponenti più rappresentativi. Invece che il confronto aperto, democratico si continua a perseguire la strada della repressione. Questa è ottusità allo stato puro che non produrrà alcuna normalizzazione sociale di una comunità che giustamente protesta contro la distruzione del proprio territorio. A Perino va la solidarietà mia e di Rifondazione Comunista. Detto ciò va data una risposta corale, sul piano della mobilitazione democratica al clima di caccia alle streghe che si è scatenato contro tutti gli oppositori del Tav in Val di Susa. In tal senso rinnoviamo il nostro impegno politico e di presenza”.
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