E ora che fare? Un’altra Europa è necessaria e possibile.

E ora che fare? Un’altra Europa è necessaria e possibile.

di Raffaella Bolini, Roberto Morea - 

Le elezioni tedesche pare non cambieranno lo scenario di un’Europa che marcia spedita verso il burrone. Potrebbero farlo le elezioni europee che in primavera avrebbero la possibilità di far vacillare il mantra della stabilità che fin qui ha dominato il quadro politico, a discapito delle economie di interi paesi a tutto vantaggio di banche e finanza.
La consapevolezza che questa Europa non diffonde né giustizia né diritti, anzi ci spoglia di democrazia e del controllo sulle scelte da fare per il bene comune, si diffonde a macchia d’olio in molti paesi e settori sociali.
La regola resta quella della competizione e del “non ci sono alternative” di thacheriana memoria. Tutto questo fa risorgere e rafforza movimenti nazionalisti xenofobi e fascisti, portando dentro la nostre civiltà odi e atti di squadrismo che ci rispediscono in un clima di intolleranza che il continente ha già conosciuto.
Grandi sono le responsabilità nazionali e quelle della Troika, che hanno provocato e provocano un allontanamento dalla dimensione europea anche da parte di chi ne era favorevole. A partire dai lavoratori che hanno visto un escalation di distruzione di diritti e di posti di lavoro in tutti i paesi del sud e dell’est dell’Europa, senza che nessun efficace contrasto da parte di organizzazioni politiche.
In Spagna la percentuale di disoccupati ha raggiunto il 40 per cento, il Portogallo e la Grecia stanno anche peggio, in Italia ogni giorno si chiudono fabbriche e sono ormai allo sgocciolo gli ammortizzatori sociali previsti, anche in Francia la situazione sta precipitando.
Eppure a tutto questo sembra non esserci altro che rassegnazione. Prosegue invadente e invasivo il “non ci sono alternative”, accompagnato dal miraggio di una crescita che, anche se arrivasse, farebbe bene solo ai ricchi, visto che al popolo si sta strappando ogni potere, e la diseguaglianza impera.
E allora, che fare? Esiste una possibilità per le tante e frammentate forze che si oppongono alla distruzione di ogni diritto di rafforzarsi? Esiste una possibilità per i movimenti sociali e le organizzazioni dei lavoratori di costruire una alleanza che ponga sul piatto della bilancia l’altra faccia della luna? Una alleanza che, a partire dalla difesa del ruolo della democrazia e dei diritti sanciti nella nostra costituzione, si ponga l’obiettivo di estendersi a livello europeo, con i movimenti sociali i lavoratori, che condividono la condizione di impoverimento e di attacco ai diritti?
Molte organizzazioni che fanno parte del Forum Sociale Mondiale e dell’Alter Summit ne discutono alla Casa Internazionale delle Donne il 28 settembre dalle ore 9,30 alle 19. L’invito è per tutti e tutte.


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