Venerdì 1 Febbraio a Roma, la rivoluzione civile anche per l’Europa

Venerdì 1 Febbraio a Roma, la rivoluzione civile anche per l’Europa

di Fabio Amato -

Al teatro Capranica, il 1 Febbraio, Antonio Ingroia interverrà alla manifestazione del Partito della Sinistra Europea, insieme a Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista , che di Sinistra Europea è fondatrice,  e  a Jean Luc Melenchon, candidato alle presidenziali del Front de Gauche francese che alle scorse elezioni raggiunse oltre l’11% dei voti, e che , felice coincidenza, aveva come slogan proprio quello della Révolucion citoyenne.

Una manifestazione contro il Fiscal compact e l’austerità, ovvero le politiche economiche di tagli e sacrifici che l’Unione Europea sta imponendo in tutta Europa, mentre regala allo stesso tempo migliaia di miliardi alle banche.

Una politica che ha aggravato la crisi, invece di risolverla, una politica il cui unico obiettivo è quello di rassicurare la finanza speculativa , che infatti continua a lucrare e a fare profitti,  mentre chiudono aziende e la disoccupazione in Europa ha raggiunto cifre spaventose, oltre 20 milioni di cittadine e cittadini senza lavoro. Il nostro paese è fra quelli che sta pagando queste scelte, con le misure portate avanti da Monti e sostenute da Pd, Pdl, e Udc in Parlamento. Misure come l’adesione al Fiscal compact, un trattato che obbligherà l’Italia a continuare nella folle politica di tagli indiscriminati per i prossimi venti anni. Tagli di oltre 40 miliardi di euro ogni anno che avranno l’unico effetto di aggravare la recessione e la crisi economica, che colpiranno ancora la sanità, le pensioni, la scuola e i servizi.  Per questo siamo contrari al Fiscal compact.  Un trattato sul quale non vi è stata alcuna discussione pubblica, che è dannoso per  L’Italia e per tutto il continente.

Senza rimettere in discussione questo trattato e le forme ademocratiche dell’Unione Europea,  i suoi trattati neoliberisti, non si esce da questa crisi. Monti e con lui il PD non intendono mettere in discussione questo vero e proprio commissariamento  sulla futura politica economica. Ne sono stati  al contrario sostenitori, ed  Infatti il loro programma economico, come scrive anche Scalfari su Repubblica, è sostanzialmente equivalente. Anzi, Bersani si dice  addirittura favorevole ad ulteriori vincoli, come quello proposto dal Ministro tedesco Schauble di un supercommissario europeo che abbia potere di veto sui bilanci degli stati. Ovvero la fine della democrazia. In tutta Europa, le forze della sinistra europea, sostengono questa lotta contro il Fiscal  compact e le scelte della BCE e della Commissione Europea, e stanno crescendo. E’ il caso di Syriza in Grecia o di Izquierda Unida in Spagna. Sono forze che si oppongono a quelle grandi coalizioni che vedono governare insieme centrosinistra e centro destra, o portare avanti e votare le stesse politiche, come accaduto in Grecia e come si apprestano a fare anche in Italia dopo le elezioni.

Le politiche di Monti sostenute dalla grande coalizione PD-PDL- UDC, stanno portando l’Italia nello stesso vortice della Grecia. Tagli, recessione, ulteriori tagli, disoccupazione , povertà. Il debito aumenta e i soldi pubblici vanno solo alle banche e vengono tolti ai servizi pubblici e sociali.

Con l’austerità stanno usando la crisi per distruggere lo stato sociale e i diritti. Favoriscono i più potenti e fanno pagare la crisi ai più deboli. Senza stato sociale e senza democrazia non esiste Europa. C’è solo quella delle oligarchie e della banche. Anche per questo ci vuole una rivoluzione civile, per rompere le grandi coalizioni delle banche e per costruire l’Europa della giustizia sociale e dei popoli.


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