«I 40 miliardi di Monti così sono troppo lontani»

«I 40 miliardi di Monti così sono troppo lontani»

di Antonio Sciotto ::

Confindustria fa marcia indietro: se due giorni fa aveva mostrato apprezzamento per la misura del governo che stanziava 40 miliardi di euro in due anni per saldare i debiti dello Stato con le imprese, ieri il presidente Giorgio Squinzi ha corretto il tiro. Supportato dal leader di Confcommercio, Carlo Sangalli, che ha confermato le critiche avanzate già dalla prima ora. Intanto, Graziano Delrio, presidente dell’Anci, ha dichiarato che i Comuni sono disponibili a versare subito i 10 miliardi che hanno in cassa, bloccati finora dal Patto di stabilità interno: «Anche se non avessimo la copertura immediata dal ministro Grilli rispetto a una possibile sanzione della Corte dei Conti», ha spiegato.
L’attacco di Squinzi alla decisione di Monti si attesta sia sul livello della cifra che su quello dei tempi di erogazione: «In Consiglio dei ministri è stato adottato un provvedimento su cui non possiamo ancora esprimere un giudizio definitivo perché non conosciamo il testo – ha spiegato all’inizio quasi a smorzare – Ma ripeto che sicuramente non era quello che noi volevamo, perché ci aspettavamo il pagamento di 48 miliardi di euro, mentre il Cdm ha deciso di procedere con il pagamento di 20 miliardi subito e altri 2 miliardi il prossimo anno». Successivamente, il presidente di Confindustria ha ribadito che se si effettuasse nell’immediato il pagamento di tutti i 48 miliardi richiesti dalle imprese (che rappresentano oltre i due terzi dei 71 miliardi di crediti calcolati dalla Banca d’Italia) si creerebbero nei prossimi mesi «250 mila posti di lavoro».
Sulla lunghezza e aleatorietà dei tempi fissati dal governo ha insistito ieri, di nuovo, anche Sangalli, leader di Confcommercio e presidente di turno di Rete Imprese per l’Italia: «In quello che si sta preparando per il rimborso dei debiti della pubblica amministrazione non c’è immediatezza: serve un altro passaggio in Parlamento, poi un decreto. Io conosco una sola strada, onorare il debito significa pagarlo – ha detto aprendo i lavori del meeting di Cernobbio – Ci sono imprese che consegnano i libri in tribunale e questo non è tollerabile in un Paese normale».
Secondo l’ufficio studi della Confcommercio, dei 79 miliardi dei debiti pubblici (cifra quindi più alta di quella calcolata da Bankitalia), 59,3 (quindi il 75%) sarebbero dovuti alle imprese dei servizi e il restante 25% (19, 7 miliardi) dovrebbe andare all’industria. Ma sul tema «non c’è nessuna concorrenza con Confindustria – ha concluso Sangalli – e anzi c’è una grande collaborazione col mio amico Squinzi per far ripartire l’economia reale».
Critica il governo anche l’Alleanza delle cooperative, di cui fa parte Legacoop: «Il piano dell’esecutivo è deludente e non risponde alla necessità di dare immediatamente una boccata d’ossigeno a migliaia di imprese in gravissima difficoltà e strangolate dal perdurante blocco del credito – dice il presidente Giuliano Poletti, anche a nome dei copresidenti Maurizio Gardini e Rosario Altieri – L’idea di erogare in due anni gli annunciati 40 miliardi, contrasta con la drammatica situazione di imprese stremate da anni di crisi. Inoltre, l’assenza di chiarezza sulle procedure e sui tempi necessari a ottenere il pagamento dei crediti alimenta il timore che si replichi la sorte toccata all’analogo provvedimento assunto qualche mese fa dal governo».
Infine la dichiarazione dell’Anci, sui crediti subito pagabili da parte dei comuni. Il presidente Delrio ha ribadito che «i Comuni sono pronti a versare 10 miliardi alle imprese derogando al patto di stabilità»: «Alle imprese si possono dare subito 10 miliardi, che sono nelle casse dei Comuni e che vengono bloccati dalle regole del patto di stabilità interno, che va cambiato. Se anche il ministro dell’Economia Grilli non facesse un provvedimento in cui dice che non ci metterà sotto il giudizio della Corte dei Conti per violazione del patto di stabilità, noi daremo comunque quei 10 miliardi».

ANTONIO SCIOTTO

da il manifesto


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