Roger Waters, leader dei Pink Floyd, boicotta Israele

Roger Waters, leader dei Pink Floyd, boicotta Israele

di Checchino Antonini ::

Roger Waters invita i suoi colleghi musicisti a boicottare Israele con un meccanismo simile a quello messo in atto durante gli anni dell’apartheid in Sud Africa. L’ex bassista dei Pink Floyd accusa il governo israeliano di utilizzare politiche analoghe a quelle sudafricane nell’occupazione della West Bank e dei territori di Gaza.

«Hanno perso ogni controllo. Mi sembra che andare lì e mettersi a suonare il violino per loro non avrebbe questi grandi effetti di sensibilizzazione», ne dà notizia un blog specializzato.

Chi conosce i trascorsi della storica band non si meraviglia. Molte tracce sono reperibili sul web. “The Wall” (1979), uno dei dischi più conosciuti è un album apertamente anti-autoritario e antifascista. Il brano Another brick in the wall fu anche l’inno degli studenti neri sudafricani nel 1980 durante la rivolta di Elsie’s River per protestare contro la propaganda razziale. Il 2 maggio dello stesso anno la canzone fu censurata in quello stato.

Quando nel videoclip inizia l’assolo di chitarra di Gilmour gli studenti in marcia si ribellano e distruggono l’edificio scolastico usando dei martelli e, infine, lo incendiano. Il messaggio è valido a ogni latitudine. Nel tour 2010-2011 Waters fa proiettare alcune immagini: aerei da caccia che sganciano sulla Palestina stelle di David e dollari americani. E questo gli ha procurato la reazione verbale aggressiva dell’AntiDefamation League: «Le immagini che ha scelto hanno superato il confine che conduce all’antisemitismo. Avremmo preferito che Waters avesse scelto qualche altro modo per convogliare le sue idee politiche senza scivolare nel peggior stereotipo antisemita sugli Ebrei che non pensano ad altro che a far quattrini». Una formul sfoderata contro chiunque si azzardi a criticare lo stato sionista. Waters, senza fare una piega, ripete ogni volta che il Muro è terribile e che spera sia abbattuto presto.

Prima della guerra, il padre di Roger Waters (leader dei Pink Floyd, dopo Syd Barrett e prima di David Gilmour) era obiettore di coscienza e guidava un ambulanza a Londra. Era membro del Partito Comunista inglese ed è stato ucciso in Italia dai nazifascisti il 18 febbraio 1944 poco dopo lo sbarco ad Anzio. È sepolto nel cimitero inglese a “Le Falasche”, una frazione di Anzio (RM) sulla via Nettunense, lungo la statale 207 Aprilia-Anzio a circa 7 chilometri dal centro cittadino.

Anche la mamma di Waters è stata un’attivista comunista. Per Waters e per Alan Parker (The Wall il film) il male assoluto è rappresentato da un leader fascista e nel film gli skinheads sono estremisti di destra.

Prima ancora, “Animals” (1977), è stato un disco molto ideologico, anticapitalista, secondo i critici il più politico dei Pink Floyd. Viene ripresa l’idea di George Orwell nella Fattoria degli animali e vengono descritti vari tipi di tipologie umane. Queste sono tre: i cani, borghesi, feroci, arrampicatori sociali, che hanno il solo interesse di scalare la società con la forza e l’arroganza. I maiali,ricchi, capitalisti, che comandano su tutti, anche sui cani. Le pecore, tutto il resto dell’umanità, vivono senza un perchè, subiscono passivamente la supremazia dei cani e dei maiali.

Domani, 24 marzo, intanto, i Pink Floyd celebrano il 40° anniversario dell’uscita in Inghilterra di The Dark Side Of The Moon. Per l’occasione i fan sono invitati a inviare al sito pinkfloyd.com impressioni, ricordi e foto attraverso Twitter utilizzando l’hashtag #DarkSide40: dalle ore 00.01 del 24 marzo e per tutta la giornata, una grande luna illuminata campeggerà sul sito ufficiale dei Pink Floyd e all’aumentare dei tweet dei fan, la stessa luna tornerà a mostrare il proprio lato oscuro.

Originariamente pubblicato in UK il 24 marzo 1973, The Dark Side of The Moon è diventato il primo album dei Pink Floyd a raggiungere la vetta della chart Statunitense collezionando ben 741 settimane di stazionamento nella classifica US tra il 1973 e il 1988 mentre sommando le settimane di presenza nelle chart Inglesi, l’album arriva a 30 anni di permanenza nelle classifiche degli album in Inghilterra.

CHECCHINO ANTONINI

redazionale


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