Malati Sla attaccano Renzi: il 6 maggio sotto il palazzo in sciopero della fame!

Malati Sla attaccano Renzi: il 6 maggio sotto il palazzo in sciopero della fame!

Con una lettera durissima, il Comitato 16 Novembre, costituito da Salvatore Usala e altre persone colpite dalla Sla, comunica ai rappresentanti del Governo, compreso il presidente del Consiglio Renzi, che il 6 maggio inizierà un nuovo presidio con sciopero della fame sotto il ministero dell’Economia. Una risposta all’ “assordante silenzio e la Vostra irresponsabile ipocrisia, ci costringete ad una ulteriore lotta estrema. Sapete benissimo che rischiamo la vita, ma non abbiamo paura della morte, noi lottiamo per la dignità, la speranza e la passione” si legge nella lettera. Vediamo se nei prossimi giorni il Governo mostrerà un minimo di responsabilità per evitare altre tragedie come quella accaduta l’anno scorso, quando Raffaele Pennacchio, malato Sla anche lui, trovò la morte proprio durante i giorni di protesta del Comitato 16 Novembre. Anche allora il silenzio fu assordante e le risposte arrivarono troppo tardi.

Riportiamo integralmente la lettera:

Preg.mo Dott. Matteo Renzi Presidente Consiglio dei Ministri
Piazza Colonna,370
00187 — ROMA – FAX 06 67793543

Preg .mo On.le Beatrice Lorenzin Ministro della Salute
Via Lungotevere Ripa 1
00153 – ROMA – FAX 06 59945609

Preg.mo Prof. Pier Carlo Padoan Ministro Economia e Finanza
Via XX Settembre 97
00187 – ROMA – FAX 06 47434493

Preg.mo Giuliano Poletti Ministro Lavoro e Politiche Sociali
Via Veneto 56
00187 – ROMA – FAX 06 4821207

epc
Preg.mi Viceministri e Sottosegretari

Egregio Presidente del Consiglio, egregi Ministri, egregi Viceministri, egregi Sottosegretari,

Vi abbiamo chiesto un incontro il 26.3.2014, non vi sono bastati più di 20 giorni per mettervi d’accordo. Questo Governo, come tutti gli altri, lavora a compartimenti stagni, nulla è cambiato, si continua a coltivare il proprio orticello. Che dire del Presidente Renzi? Non si è degnato di nominare MAI I DISABILI, sta forse meditando qualche ulteriore taglio alla Tremonti? Matteo Renzi ha detto: mandatemi una mail con i vostri problemi, vi risponderò, l’abbiamo notato, sei di parola! Abbiamo presentato il progetto “RESTARE A CASA” che consente risparmi di 2.250 milioni in tre anni e pone i disabili davanti ad un’assistenza umana, libera da lacci e balzelli, in mezzo alla famiglia. Con i risparmi si possono finanziare i Nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), per 800 milioni, portare a 1.000 milioni il Fondo Nazionale della non Autosufficienza (FNA), istituire un contributo CAREGIVER per almeno 700 milioni.

Vi riproponiamo i nostri tre punti chiari e logici, studiateli per darci risposte concrete. Chiediamo al Governo e alla maggioranza che lo sostiene tre cose, semplici e chiare:

1) Convocazione del tavolo interministeriale (sanità, politiche sociali, economia), allargato a regioni ed associazioni, per la predisposizione di un Piano Nazionale per le Non Autosufficienze (PNNA), principalmente finalizzato al potenziamento della domiciliarità indiretta, alla garanzia ed esigibilità del diritto di scelta tra restare a casa o entrare in RSA, al riconoscimento del lavoro di cura del caregiver.

2) Immediato sblocco del Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza (FNNA) 2014 con ripartizione alle regioni mediante decreto di attuazione, rispettando criteri ed impegni assunti dal Governo: destinazione del 30% più l’aumento di 75 milioni per i disabili gravi e gravissimi.

3) Rivedere urgentemente la riforma dell’Isee, che rischia di penalizzare fortemente persone con disabilità e loro familiari. In particolare chiediamo che non vengano considerate nel calcolo reddituale anche tutte le prestazioni monetarie erogate dallo Stato o da Enti pubblici con finalità assistenziale, anche se esenti da tassazione. Se la riforma venisse applicata così com’è ridurrebbe la platea dei beneficiari delle prestazioni sociali. Infatti, quelle persone che ad oggi beneficiano di prestazioni assistenziali (pensioni, indennità e assegni) rischiano di non potervi accedere più perché paradossalmente il reddito computato risulterà più alto proprio a causa delle suddette prestazioni assistenziali.

Visto il Vostro assordante silenzio e la Vostra irresponsabile ipocrisia, ci costringete ad una ulteriore lotta estrema. Sapete benissimo che rischiamo la vita, ma non abbiamo paura della morte, noi lottiamo per la dignità, la speranza e la passione.

DALLE ORE 10,30 DEL 6 MAGGIO 2014 SAREMO DAVANTI

AL MINISTERO DELL’ECONOMIA IN VIA XX SETTEMBRE 97

Staremo in presidio permanente, giorno e notte, in sciopero della fame totale, non ricaricheremo i respiratori: SARA’ UNA BELLA PROPAGANDA PER LE ELEZIONI EUROPEE. COMPLIMENTI!!!


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