Le foto e i video di Alexis Tsipras a Palermo

Le foto e i video di Alexis Tsipras a Palermo

Qui il video della giornata palermitana di Alexis Tsipras e alcune gallerie fotografiche.

Paolo Ferrero, commentando la visita di Alexis Tsipras a Palermo, ha dichiarato:

“L’arrivo del compagno Alexis Tsipras oggi a Palermo è motivo d’orgoglio per tutti noi che lo sosteniamo e che come Rifondazione Comunista condividiamo con lui il percorso politico della Sinistra Europea. Con Alexis contro l’austeritá, con la lista Tsipras per un’altra Europa dei popoli e non più dei banchieri, per il lavoro e per la giustizia sociale. Lanciamo un appello a tutti i siciliani e i sardi in particolare, per andare a firmare ai banchetti dell’Altra Europa con Tsipras: ci vuole un ultimo sforzo!”.

ansa – Ha scelto Palermo, che considera citta’ simbolo della “lotta alla corruzione e al malaffare”, per lanciare un messaggio all’Europa: le “politiche barbare” di austerita’ hanno impoverito i popoli. E’ da qui, unica tappa italiana, che Alexis Tsipras, uomo del sud, lancia quindi la campagna elettorale della lista “L’altra Europa”. E lo fa presentandosi non come un “calciatore acquistato per il campionato” ma come leader di una sinistra che vuole riportare l’Europa ai principi di solidarieta’ e di coesione sociale dai quali e’ nata. Il rifiuto delle politiche “barbare”, che “in Grecia hanno provocato dolore e sofferenza”, passa anche per l’Italia “avviata sulla stessa strada” da cui Tsipras si aspetta pero’ una risposta forte. E’ certo che la sua lista avra’ un buon risultato elettorale. Servira’ a segnare le differenze sia con Angela Merkel, che sogna una “Europa tedesca”, sia con Francois Hollande che dopo avere dato una “grande forza alla destra ora e’ costretto a seguire una linea di destra”. In questo il presidente francese riproduce, a suo giudizio, la scelta della socialdemocrazia europea di attuare politiche neoconservatrici condizionate dalla “corporazione delle banche e del grande capitale”. L’alternativa? Tspiras ha in testa un modello di “Europa dei popoli” e respinge quello che chiama il “ricatto dell’uscita dei nostri Paesi dall’euro”. Ma avverte: “Restiamo nell’area comunitaria come membri paritari. Dobbiamo essere tutti uguali”. Alla sinistra il leader di Syriza indica una strada nuova che parta dalla sua “grande storia”. Nega che ci siano divisioni e parla di una “unita’ che c’e’ gia’” ma che deve “cercare nuove strade per potersi esprimere”. Quando pero’ gli viene chiesto cosa abbia in comune con Matteo Renzi, a parte l’eta’, risponde con una metafora calcistica: “Renzi e’ tifoso della Fiorentina e io del Panathinaikos”. La verita’ e’ che per Tsipras bisogna subito fermare le politiche di austerita’ per dare un ruolo alla sinistra. E questa, fa intendere, e’ una lezione per la socialdemocrazia europea che non e’ piu’ in grado di “rappresentare i gruppi sociali” di cui era prima espressione e punto di riferimento. La Grecia e’ stata un banco di prova dell’esito di queste politiche: “Prima il partito socialdemocratico aveva il 40-42 per cento, oggi ha difficolta’ perfino a eleggere un eurodeputato”. Il parallelismo con la Sicilia e il Sud d’Italia diventa subito lo spunto per una riflessione sulle responsabilita’ della classe dirigente che ha alimentato una politica di sprechi. Tsipras non nega che questo sia avvenuto ma il costo ora non puo’ essere scaricato sugli elettori e sulle classi popolari. “Con il Sud – dice – la troika si e’ comportata come un macellaio. E i governi hanno fatto la parte degli assistenti. Ma la medicina e’ stata peggiore del male”.

 


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