Diario dei tavoli della Valle/3. Oggi si canta Gianna Nannini

Diario dei tavoli della Valle/3. Oggi si canta Gianna Nannini

di Rosa Rinaldi – il manifesto – #Firmeaostacoli. Per le vie di Aosta, spiegando e convincendo. Ci avevano dato un obbiettivo: quota 2.200/2.300 per martedì-mercoledì, siamo andati molto oltre

pplausi, sor­risi, abbracci! A fine gior­nata nella piazza Des Fran­chi­ses esplode la gioia. Abbiamo girato il ver­sante e rag­giunto la “cima”, siamo a quota 2.236 firme! Subito Fran­ce­sco però ci ricorda che in mon­ta­gna quando la meta è vicina e vedi la vetta il cam­mino è più fati­coso, quindi devi abbas­sare lo sguardo e con­ti­nuare a cam­mi­nare. Epperò, gli diciamo tutti in coro, «facci gioire almeno il tempo di una pausa!». Già la mat­tina si pre­sen­tava bene, il sole tor­nato, caldo, sulla valle è stato un incen­tivo alla pas­seg­giata per le vie di Aosta, e spie­gando e con­vin­cendo abbiamo accom­pa­gnato tanti ai tavoli e rac­colto un numero più che con­si­de­re­vole di firme. Ci ave­vano dato un obbiet­tivo: quota 2.200/2.300 per martedì-mercoledì, noi, irri­ve­renti come siamo, abbiamo deciso di disob­be­dire pro­po­nen­doci di andare subito oltre quella tappa, e siamo riu­sciti nell’impresa. Paolo Fer­rero ci ha rag­giunti e dopo pochi e fug­ge­voli saluti si è imme­dia­ta­mente messo a volan­ti­nare. Lo rin­gra­ziamo per la sua pre­senza che ha por­tato un po’ di tele­ca­mere di tv locali e un po’ di gior­na­li­sti. Domani (oggi, ndr) si tor­nerà a par­lare di noi e que­sto è un aiuto for­mi­da­bile, rispetto all’invisibilità denun­ciata dai Garanti alla pre­si­dente della Rai.

Ai tavoli si sono avvi­ci­nate gio­vani mamme con i bimbi in car­roz­zina, una si è fer­mata a con­ver­sare con me dei suoi studi, delle sue spe­ranze della vita in pro­vin­cia, «ma io — ha detto — non mi arrendo e ti dirò, pur essendo una can­zone di qual­che anno fa, a me piace molto, mi faceva sognare, quella della Nan­nini che dice ’ragazzo dell’Europa non pianti mai ban­diera..’. Mi ha sem­pre emo­zio­nata, mi dava l’idea di una sto­ria da costruire, di nuove gene­ra­zioni, pio­nieri di una società migliore. Non so se l’Altra Europa che inten­dete allude a que­sto ma ci voglio cre­dere per­ché ne ho biso­gno». Che dire, una bella con­ver­sa­zione, di fronte alle avver­sità non ci si ras­se­gna e si va avanti, con­ti­nuando a cer­care in ogni per­tu­gio la pos­si­bi­lità che possa acca­dere. La guardo, le sor­rido e rac­co­gliendo il gioco caduto di mano alla bimba le dico: «Hai ragione, siamo costrette a ripar­tire dal sogno, a cer­care ancora altri­menti saremmo dav­vero dispe­rate, non pos­siamo ras­se­gnarci all’inaridimento». Ci salu­tiamo e mi pro­mette di tor­nare, se può, con un’amica, la porta a firmare.

Ora, tor­nati alla base, con­trol­liamo che sia tutto pronto per domani (oggi, ndr), i tavoli nei comuni dove andrà il gruppo di Novate Mila­nese venuto ad aiu­tarci, e i tavoli ad Aosta ai quali ci avvi­cen­de­remo con i depu­tati di Sel che ci rag­giun­ge­ranno. Chie­diamo con­ferma al locale dove Nico­letta Dosio verrà, dopo la rac­colta firme, per un incon­tro «tra le Valli» sulla mobi­lità neces­sa­ria, per esem­pio per i pen­do­lari della Valle d’Aosta, e le opere inu­tili e dan­nose di un Tav per le merci. Un aperi-dibattito, a Vine­rita. Un discorso, una chiac­chiera e la musica di Beppe Barbera.

Bene, que­sta gior­nata s’è con­clusa e bene, e tutto è pronto per domani.

Per­ché dopo le 2.236.…la firma continua!


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