Spending review, Fantozzi e Ferrero: ci vuole lo sciopero generale

Spending review, Fantozzi e Ferrero: ci vuole lo sciopero generale

di Roberta Fantozzi e Paolo Ferrero – Le anticipazioni sulla spending review di Renzi annunciano uno scenario di tipo greco. Gli effetti di queste misure saranno di avvitare ulteriormente l’economia in una spirale recessiva e di distruggere quel che resta dei diritti sociali.  85.000 esuberi ulteriori nella pubblica amministrazione e il blocco del turn-over sono una ricetta inaccettabile che comprometterà definitivamente i servizi pubblici. Perché Cottarelli e Renzi non dicono che il sistema pubblico in Italia è già ampiamente sottodimensionato rispetto ai principali paesi europei? Nel 2010, prima degli ultimi tagli, l’Italia aveva 5,9 dipendenti pubblici ogni 100 abitanti contro gli 8,5 della Francia e i 9,2 della Gran Bretagna. Perché non dicono che il blocco del turn-over ha fatto sì che l’età media della pubblica amministrazione in Italia sia tra le più alte d’Europa? E come si fa a tagliare altri 5,5 miliardi ai trasporto pubblico o altri 3,1 miliardi alla sanità senza distruggere il diritto alla mobilità e alla salute, già compromesso dalle lunghissime liste d’attesa e dai ticket? Come si fa a tagliare gli assegni d’accompagnamento accanendosi sui veri invalidi, o a peggiorare ulteriormente la condizione delle donne inasprendo ancora la controriforma delle pensioni?

Invece non si colpiscono i privilegi veri: le  pensioni più alte non saranno toccate, per il veto di Renzi. La spending review e le politiche di austerità vanno respinta al mittente perché aggravano la crisi economica e producono l’imbarbarimento della società. Ci vuole lo sciopero generale.


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