Sei mesi per l’Europa mediterranea

Sei mesi per l’Europa mediterranea

Appello. -Lettera Aperta al presidente del Consiglio dei Ministri dal Forum Italo Tunisino per la cittadinanza Mediterranea e dalle Associazioni della Rete Italiana del Fsm che l’hanno condivisa

Signor Pre­si­dente del Consiglio,

abbiamo appreso, dalle sue recenti dichia­ra­zioni alla Camera dei depu­tati e alla recen­tis­sima dire­zione del Pd, che la desti­na­zione della prima mis­sione all’estero del Governo da Lei pre­sie­duto, sarà Tunisi. Siamo con­vinti che que­sto suo gesto non vorrà limi­tarsi solo ad un epi­so­dico ele­mento di imma­gine, ma vuole inau­gu­rare l’apertura di nuovo rap­porto con i Paesi della sponda sud del Medi­ter­ra­neo, immersi nei con­trad­dit­tori, pre­oc­cu­panti, tra­gici pro­cessi in atto, seguiti alle rivolte e alle rivo­lu­zioni della «dignità» del 2011. Se così sarà, costi­tuirà una scelta di grande signi­fi­cato e valore poli­tico e stra­te­gico, per il nostro Paese, la stessa Ue ed i popoli di quei Paesi mar­to­riati che, ad ecce­zione della Tuni­sia, sono squas­sati da deva­stanti guerre civili cui non sono estra­nee, come Lei ben sa, tutte le potenze mon­diali ed i poten­tis­simi emi­rati del golfo.

Per­ché la sua visita fuo­rie­sca sia dalla epi­so­di­cità di rou­tine, sia dal coup de théâ­tre, dal quale trarre il solito ritorno d’immagine unito a qual­che più o meno apprez­za­bile van­tag­gio eco­no­mico per l’export delle nostre imprese, si deve con­cre­tiz­zare in atti con­creti e visi­bili capaci di mutare l’approccio stra­te­gico verso l’Africa Medi­ter­ra­nea del nostro Paese e dell’Ue nel suo insieme.

Per que­sto, noi che siamo stati, con la rete ita­liana del Forum Sociale Mon­diale, tra gli attivi par­te­ci­panti ed ani­ma­tori del Fsm di Tunisi del Marzo 2013 e abbiamo dato vita in quella sede allo spa­zio di discus­sione «Alter­na­tiva Medi­ter­ra­nea», con tan­tis­sime asso­cia­zioni e movi­menti di tutte le realtà gra­vi­tanti nel bacino, Le vogliamo sot­to­porre la pro­po­sta in quella sede discussa ed ampia­mente con­di­visa, di costi­tu­zione nell’ambito delle regole e pos­si­bi­lità offerte dai trat­tati in vigore, di una comu­nità Med–Eu (Mediterraneo-Europa) che potrebbe essere uno dei reali punti di svolta e di forza dell’imminente seme­stre ita­liano alla guida dell’Unione.

Noi chie­diamo per­ciò che una con­fe­renza diplo­ma­tica sia con­vo­cata durante la pre­si­denza ita­liana del Con­si­glio dell’Unione Euro­pea nel secondo seme­stre 2014 in col­la­bo­ra­zione con le isti­tu­zioni euro­pee rin­no­vate dopo le ele­zioni euro­pee del 25 mag­gio 2014: Com­mis­sione, pre­si­dente del Con­si­glio euro­peo, Alto Rap­pre­sen­tante della poli­tica estera.

La con­fe­renza diplo­ma­tica dovrebbe disporre di tre rapporti:

- Le con­clu­sioni di un incon­tro di giu­ri­sti sul con­fronto fra le carte dei diritti fon­da­men­tali dell’Unione Euro­pea, del Con­si­glio d’Europa, dei Paesi Arabi, della Carta Isla­mica e dell’Unione Afri­cana per indi­vi­duare gli ele­menti con­di­visi che dovreb­bero essere inse­riti nel Trat­tato della Comu­nità Med-Eu.

-  Il rap­porto di una con­fe­renza degli attori inte­res­sati (imprese, ban­che, Città, Regioni, Sin­da­cati, Ong) su un piano d’azione per una cre­scita verde in un’economia cir­co­lare Med-Eu. Que­sta con­fe­renza dovrebbe essere pre­ce­duta da un Ver­tice finan­zia­rio sulla mobi­liz­za­zione di capi­tali pub­blici (Bei, Bird. Banca Mon­diale, Enpi) e pri­vati (ban­che, fondi di pen­sione, fon­da­zioni euro­pee e capi­tali arabi) per soste­nere un nuovo stru­mento finan­zia­rio, come quello che fu pro­po­sto dall’ex primo mini­stro spa­gnolo Zapa­tero, nella pro­spet­tiva di una Banca Euro-Mediterranea.

- Le con­clu­sioni di Stati gene­rali della gio­ventù Med-Eu da con­vo­care durante il secondo seme­stre 2014 per dia­lo­gare con i gio­vani sulle due sponde del Medi­ter­ra­neo e pro­porre il con­te­nuto di un «cane­stro» della Comu­nità Med-Eu. L’organizzazione di que­sto con­fronto dovrebbe par­tire subito ed incro­ciare gli incon­tri già avviati dalla rete mon­diale del Fsm in pre­pa­ra­zione di un nuovo Fsm già fis­sato, di nuovo a Tunisi, per il Marzo 2015.

A Lei, ed al nostro Paese con tutti i Paesi rivie­ra­schi del Medi­ter­ra­neo, si dà l’occasione di met­tersi alla testa di un grande e sostan­ziale muta­mento per aprire un pro­cesso di reale cam­bia­mento geo-politico e sociale,le cui basi sareb­bero get­tate dalla Comu­nità Mediterraneo-Europea.

La Con­fe­renza diplo­ma­tica del 2014 dovrebbe essere aperta alla società civile medi­ter­ra­nea. È, infatti, con la società civile, nel qua­dro di forme avan­zate di demo­cra­zia par­te­ci­pa­tiva, che biso­gna inven­tare una rela­zione che uni­sca le gio­vani gene­ra­zioni del Nord e del Sud del Medi­ter­ra­neo intorno all’idea che esse hanno una sto­rica respon­sa­bi­lità di imma­gi­nare una nuova realtà, una nuova iden­tità, un nuovo spa­zio comune. Potremmo comin­ciare con l’idea sem­pre ricor­rente e mai decol­lata di un Era­smus medi­ter­ra­neo che potremmo inte­stare ad Averroè.

Le cit­ta­di­nanza attiva delle due sponde ha scelto di inno­vare attra­verso l’affermazione della dignità, dei diritti, della fra­ter­nità, la pace, la cit­ta­di­nanza e la pro­spe­rità in un qua­dro che risponda alle sfide del Ven­tu­ne­simo Secolo, per una sta­gione che risco­pra la cen­tra­lità del Medi­ter­ra­neo per l’Europa, nel qua­dro dell’affermazione di un nostro mai abba­stanza com­pianto grande sta­ti­sta Aldo Moro: «Nes­suno è chia­mato a sce­gliere fra l’essere in Europa ed essere nel Medi­ter­ra­neo, poi­ché l’Europa intera è nel Mediterraneo».

A Marzo 2015 si terrà, nuo­va­mente a Tunisi il Fsm. In quella sede ci augu­riamo di poter por­tare come risul­tato del seme­stre di Pre­si­denza dell’Ue da Lei gui­dato l’apertura della Con­fe­renza diplo­ma­tica e, auspi­ca­bil­mente, la costi­tu­zione della Comunità.

Forum Italo Tunisino per la cittadinanza Mediterranea, Altramente, Movimento Europeo/Cime, Forum Permanent de la Société Civile, Sinistra Euro-Mediterranea, Transform, Arci, Fiom nazionale, Senza Confini


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