Scuola, Giannini da record: deve ancora iniziare e gli studenti già sfilano in corteo

Scuola, Giannini da record: deve ancora iniziare e gli studenti già sfilano in corteo

di Roberto Ciccarelli – il manifesto

E dire che Mat­teo Renzi, prima che la ricrea­zione finisse, aveva esor­tato i suoi mini­stri a non «ester­nare». L’ex ret­trice Ste­fa­nia Gian­nini, tito­lare del dica­stero dell’Istruzione e dell’università, sta igno­rando siste­ma­ti­ca­mente l’invito. Ancor prima di aver messo piede a Viale Tra­ste­vere, non perde giorno per scio­ri­nare le sue visioni sulla scuola.

«Devo stu­diare, ma sono una sec­chiona» ha pre­ci­sato dome­nica scorsa. Sta di fatto che l’apprendista-ministro dimo­stra una grande impa­zienza. Ieri è toc­cato alCor­riere della Sera ospi­tare i suoi pen­sieri ancora in bozza sui con­corsi, sugli scatti di anzianti per i docenti. Insen­si­bile al caos esi­stente, Gian­nini vuole rilan­ciare il bonus matu­rità prima isti­tuito, poi abo­lito, infine non si sa dalla pre­ce­dente mini­stra Maria Chiara Car­rozza. «Lo stu­dente non deve andare all’università ver­gine (sic), igno­rando tutto quello che ha fatto prima, che abbia un peso biso­gna valu­tarlo insieme a tutte le altre com­po­nenti che gli ven­gono rin­chie­ste – ha detto Gian­nini — Una cosa è che fac­cia un test, o un col­lo­quio, o una prova a rispo­sta mul­ti­pla, però il voto di matu­rità non è altro che la sin­tesi che uno ha fatto nei pre­ce­denti anni di car­riera sco­la­stica, quindi deve esserci».

Que­sta deci­sione è forse dovuta all’approssimarsi del test per l’accesso alle facoltà a numero chiuso che per la prima volta si svol­gerà ad aprile. Cioè prima degli esami di matu­rità che il bonus sia ero­gato ai ragazzi «meri­te­voli». Oltre a que­sta ano­ma­lia biso­gna con­si­de­rare un recente decreto mini­ste­riale che ha pre­vi­sto il taglio del 23% dei posti dispo­ni­bili a medi­cina, chi­rur­gia, odon­to­ia­tria, vete­ri­na­ria, pro­fes­sioni sani­te­rie e archi­tet­tura. Tutto que­sto aumen­terà il caos e la fretta «rifor­mi­sta» del nuovo governo por­terà pre­ve­di­bil­mente a nuovi sin­gulti e con­trac­colpi che potreb­bero essere fatali.

Il bonus-maturità attri­bui­sce fino a un mas­simo di 10 punti ai diplo­mati che hanno con­se­guito un pun­teg­gio di almeno 80 cen­te­simi alla matu­rità. Punti che si som­mano a quelli con­se­guiti nei test di ingresso per i corsi uni­ver­si­tari a numero chiuso. Que­sto «turbo» ha gene­rato mol­te­plici dise­gua­glianze tra chi ha con­se­guito lo stesso pun­teg­gio e appar­tiene alla stessa scuola. È stato dimo­strato dalle rivi­ste tele­ma­ti­che Roars​.it e Voce​.info che pena­lizza gli stu­denti dei licei clas­sici rispetto a quelli di altri isti­tuti. Il «bonus» discri­mina anche gli stu­denti della stessa città, appar­te­nenti a scuole diverse, che tut­ta­via hanno lo stesso voto di diploma. Con i tagli dei posti dispo­ni­bili nelle facoltà a numero chiuso, il bonus aumenta nei fatti le discri­mi­na­zioni esi­stenti nell’accesso ai saperi.

Il 20 feb­braio scorso l’Unione degli Uni­ver­si­tari ha vinto un ricorso record al Tar del Lazio per­met­tendo a oltre mille ricor­renti con­tro i risul­tati dei test a medi­cina dell’anno scorso di essere riam­messi con riserva agli studi. Secondo l’avvocatoMichele Bonetti, che ha curato la «class action», que­sto sta­tus riguarda coloro che «con il pun­teg­gio del test e con l’aggiunta del bonus matu­rità egua­gliano o supe­rano l’ultimo degli ammessi ad oggi nella gra­dua­to­ria nazio­nale in una delle sedi opzio­nate». Sareb­bero 5 mila gli stu­denti in attesa di una sen­tenza simile. «Il disa­stro del bonus matu­rità è sotto gli occhi di tutti — afferma Daniele Lanni, por­ta­voce della Rete degli stu­denti medi — la sua ripro­po­si­zione sarebbe un incre­di­bile errore. L’esame di stato è un sistema ingiu­sto, cari­carlo di ancora mag­giori respon­sa­bi­lità sarebbe una fol­lia bella e buona». «Ci chie­diamo dove abbia vis­suto negli ultimi mesi la mini­stra — afferma Alberto Cam­pailla, por­ta­voce del coor­di­na­mento uni­ver­si­ta­rio Link che defi­ni­sce il bonus «una ver­go­gna» — non si è accorta che migliaia di stu­denti sono stati penalizzati?».

Gli stu­denti hanno con­vo­cato mani­fe­sta­zioni in tutte le città il pros­simo 7 marzo. L’Udu pro­mette ricorsi a piog­gia con­tro l’anticipo dei test ad aprile. Non si era ancora mai visto un mini­stro che sca­tena gli stu­denti ancora prima del suo inse­dia­mento. Gian­nini ha bat­tuto ogni record.


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