Amato e Ferrero (Prc): “Si lavori per la tregua, non per la guerra. L’Unione Europea la smetta di fomentare la guerra civile finalizzata a smembrare l’Ucraina”
Pubblicato il 20 feb 2014
di Fabio Amato e Paolo Ferrero – Lo spettro della guerra civile sta tornando in Europa. Il drammatico susseguirsi degli eventi ucraini è il risultato del braccio di ferro che è stato messo in atto sul futuro della collocazione internazionale dell’Ucraina, di cui portano grande e grave responsabilità l’Unione Europea e gli Usa che non hanno esitato in queste settimane ad alimentare il clima di scontro, invece di favorire le condizioni per soluzioni politiche del conflitto apertosi dopo la revoca dell’accordo di associazione. LUnione Europea, gli Usa e la Nato, mirano ad estendere la loro influenza alle porte della Russia e con questo comportamento stanno creando le condizioni per la guerra civile, col rischio di avere una nuova Siria in Europa. La strada da seguire è stata suggerita da tempo dai comunisti ucraini – in queste ore vittime di inaccettabili intimidazioni e attacchi da parte dei neofascisti, e a cui esprimiamo la nostra solidarietà – ovvero quella di un referendum popolare che desse la possibilità al popolo ucraino di decidere sul proprio destino e sul futuro rapporto fra Ucraina e UE, assieme ad una riforma elettorale proporzionale che consentisse nuove elezioni. Questa proposta di pace è stata purtroppo ignorata dal governo come dall’opposizione ma rappresenta l’unica via d’uscita possibile per evitare ulteriori bagni di sangue e lo smembramento di un paese, le cui conseguenze sarebbero imprevedibili. Il PRC è impegnato, insieme alle forze del partito della Sinistra Europea, in questa direzione.
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