Alexis Tsipras, il politico greco che ha stregato Sel
Pubblicato il 5 feb 2014
di Lorena Cotza – affaritaliani.it – E’ il volto della sinistra ‘vera’ e della lotta contro l’austerity. Tsipras, carismatico politico greco candidato alla Commissione Ue, ha stregato la sinistra italiana, da Sel a Rifondazione.
Il quarantenne Tsipras è il leader più giovane nella scena politica ellenica, ma di strada ne ha già fatta parecchia. Sin dall’età di 17 anni diventa membro dell’ala giovanile del partito comunista. Quando una giunta di destra cerca di approvare un’impopolare riforma nel settore dell’educazione, guida l’occupazione della sua scuola e le proteste studentesche.
La sua carriera di attivista continua durante gli studi di ingegneria civile al Politecnico di Atene, dove viene eletto rappresentante degli studenti e leader delle proteste universitarie. Nel 2006 si candida alle elezioni municipali di Atene con Syriza, una coalizione che raggruppa un totale di 13 partiti della sinistra radicale e ambientalisti. La sua strategia politica, basata sul rapporto diretto con gli elettori e proposte concrete per ridurre la disoccupazione giovanile, funziona: Tsipras ottiene il 10,5 per cento dei voti. È un risultato eccezionale, poiché si tratta della sua prima campagna elettorale e corre contro candidati con molta più esperienza alle spalle.
A livello nazionale, negli ultimi anni Tsipras ha già ottenuto due grandi vittorie. La prima è quella di essere riuscito a raggruppare la miriade di partiti e partitini della sinistra ellenica in un movimento che – seppur composto da diverse correnti – ha accettato un programma comune e si mostra coeso al momento del voto.
La seconda è quella di aver portato la coalizione Syriza – di cui è il leader dal 2008 – a conquistare un inaspettato secondo posto alle elezioni del 2012. Syriza ottenne il 17 per cento dei voti, un risultato storico per la sinistra radicale in Grecia. Secondo gli ultimi sondaggi, in caso di elezioni anticipate la coalizione potrebbe raggiungere il 32 per cento e scalzare il centrodestra di Nea Demokratia.
Il programma anti-austerity
Negli ultimi anni Tsipras si è opposto energicamente al piano finanziario per la Grecia imposto dalla cosiddetta Troika (l’UE, la Banca Centrale Europea e Il Fondo Monetario Internazionale) e a una politica basata solo sui tagli e le privatizzazioni anziché su investimenti e rilancio economico.
I sacrifici, infatti, hanno finora solo aggravato la situazione: il tasso di disoccupazione in Grecia è al 27 per cento e al 60 per cento fra i giovani, il PIL si è ridotto del 25 per cento e le famiglie hanno percepito una riduzione del reddito del 40 per cento. Secondo un rapporto della Croce Rossa, 120 milioni di persone in Europa stanno vivendo condizioni di “estrema difficoltà”.
“L’Europa ha bisogno di un fronte che si batta contro l’austerity e contro la recessione. Un movimento di solidarietà tra i lavoratori, dal nord al sud, che possa portare ad un patto per la democrazia, lo sviluppo e la giustizia sociale. – scrive Tsipras in un articolo per il quotidiano inglese The Guardian. – Dobbiamo ricostruire il senso di solidarietà tra i giovani, i lavoratori, i pensionati e i disoccupati, per abbattere il muro tra i ricchi e i poveri in Europa.”
“Mi candiderò alla presidenza della Commissione Europea in nome della sinistra europea, e la decisione è motivata dal desiderio di riunire l’Europa e ricostruirla su una base democratica e progressista. Esiste un’alternativa alla crisi presente ed è il nostro dovere ed il nostro destino lottare in quella direzione”.
L’appoggio della sinistra italiana
La carismatica figura di Tsipras, che in Grecia è riuscita a riunire forze politiche in genere poco inclini alle intese e alle coalizioni, sta riscuotendo grandissimo successo anche in Italia. La proposta di una lista civica per le europee guidata da Tsipras è partita da un gruppo di intellettuali di spicco, tra cui: Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Luciano Gallino, Paolo Flores d’Arcais, Marco Revelli e Guido Viale. Il politico greco ha ora conquistato anche l’appoggio di Rifondazione Comunista e parte del PD e di SEL.
In un editoriale su Il Manifesto, Barbara Spinelli scrive che “riconoscersi nella figura di Alexis Tsipras, che ha costruito una forza elettorale maggioritaria non su tematiche e appelli demagogici antieuropeisti, ma su un impegno concreto a rinegoziare i trattati e il funzionamento dell’Unione europea, rende evidente la posta in gioco di queste ele-zioni: un disegno autenticamente europeista, contro l’ipotesi della cancelliera Merkel e di Shulz di piegare l’Europa alla stessa logica della Grosse Koalition tedesca”.
L’opposizione
Dai partiti di destra e dagli euro-scettici, però, fioccano le critiche. Pur appoggiando il suo programma di riforme a livello nazionale, alcuni lo tacciano di populismo, sottolineando il fatto che non abbia chiarito come possa conciliare il suo supporto all’euro con la sua opposizione alle riforme imposte dalla Troika.
Tsipras è stato criticato anche in occasione degli scontri ad Atene. Nonostante abbia sempre condannato la degenerazione della protesta in atti violenti, il leader greco ha appoggiato le proteste e difeso il diritto alla rivolta popolare ed è stato per questo accusato di istigare alla violenza.
L’anti-Renzi ellenico, il politico allergico alle cravatte, con un figlio che si chiama Ernesto in onore del Che, nemico numero uno delle banche europee: fioccano gli appellativi e gli aneddoti su Tsipras. Ma al di là del successo della sua campagna, quel che è certo è che il politico greco continuerà a far parlare di sé nei prossimi mesi.
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