Bankitalia prevede disoccupazione al 13%. Ferrero: «Servono politiche socialiste»
Pubblicato il 17 gen 2014
Secondo la previsione del Bollettino trimestrale di Bankitalia la disoccupazione: “aumenterebbe ancora, portandosi al 12,9 per cento nella media del prossimo anno”. Il tasso di disoccupazione, che normalmente segue con ritardo l’andamento del ciclo economico, “ha raggiunto il 12,3 per cento nel terzo trimestre e sarebbe ulteriormente salito al 12,6 nel bimestre ottobre-novembre”.
L’occupazione, si rileva, “scesa di circa il 2 per cento nel 2013, continuerebbe a ridursi lievemente nei prossimi trimestri”, chiudendo l’anno in calo dello 0,2%, per poi aumentare, di circa mezzo punto percentuale (+0,7%), nel 2015″.
Per Paolo Ferrero: «Oramai sono anni che le statistiche ci danno ragione e cioè che le politiche di austerità aggravano la crisi. Anche gli ultimi dati di Bankitalia, secondo i quali la disoccupazione sfiorerà il 13% nel 2014 e nel 2015, sono la dimostrazione del totale fallimento delle politiche di Tremonti, Monti e Letta, l’austerity ha portato a questa recessione drammatica.
Per uscire dalla crisi servono politiche socialiste: redistribuzione del reddito e intervento pubblico, perché, al contrario di quanto dicono Renzi e Berlusconi, i posti di lavoro nella crisi li può creare solo lo Stato con il suo intervento».
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