Piemonte, Locatelli (Prc): Cota a casa ma la svolta non è Chiamparino
Pubblicato il 16 gen 2014
di Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino -
Non c’è più nulla da dire se non che, oltrepassato ogni livello di decenza e credibilità politica, Roberto Cota e la sua maggioranza di governo, invischiati nella vicenda delle firme false e ora nel rinvio a giudizio per illecito uso di fondi pubblici, devono andarsene a casa. Basta con questi mestieranti sprovvisti di qualsiasi cultura politica dell’interesse pubblico. Si vada subito ad elezioni con l’obiettivo di determinare una svolta sul piano della credibilità istituzionale e delle politiche regionali.
La candidatura giravolta di Sergio Chiamparino, presidente dimissionario della Compagnia di San Paolo, non è una candidatura credibile se non per il mondo dei poteri economici e finanziari. Tanto più che Chiamparino, nelle sue vesti di uomo guida di una fondazione che ha grande peso negli equilibri della più grande banca italiana – Intesa San Paolo – ha scelto sempre più di mostrarsi come fautore del libero mercato, delle liberalizzazioni, delle grandi opere, del modello Marchionne.
La Regione Piemonte ha bisogno di respirare aria nuova e pulita, di candidature e programmi che segnino una rottura con l’insensatezza di un modello economico distruttivo, una rottura e una differenza di fondo con politiche liberiste, di austerità, di smantellamento dei servizi pubblici, dei diritti di cittadinanza e dei beni comuni che tanto danno sociale hanno arrecato ai cittadini, ai lavoratori, ai ceti popolari e più svantaggiati.
Lavoriamo affinché movimenti, forze organizzate, società civile impegnate in questi anni contro le politiche neoliberiste dei vari governi mettano in campo una proposta di unità e di alternativa politica reale sul modello di quanto si sta costruendo intorno alla candidatura di Alexis Tzipras per le elezioni europee.
Torino, 16.1.2014
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