La Fiom chiede anche che sia convocato «con urgenza» il direttivo della Cgil. E intanto invita le proprie strutture territoriali a «rinviare» le assemblee congressuali a dopo il 16 gennaio. «Abbiamo appreso della firma di un accordo definito “Testo unico sulla rappresentanza Confindustria, Cgil, Cisl e Uil” con una serie di contenuti mai discussi in nessun organismo dirigente della Cgil», scrive Landini. «Il nuovo accordo – è la critica della Fiom – prevede sanzioni verso i sindacati o i lavoratori eletti, introduce l’arbitrato interconfederale in sostituzione dell’autonomia delle singole categorie e compaiono elementi che configurano una concezione proprietaria dei diritti sindacali, di fatto limitano le libertà sindacali anche in contrasto con la recente sentenza della Corte costituzionale sulla Fiat».
Landini a testa bassa attacca Camusso
Pubblicato il 14 gen 2014
di Antonio Sciotto – il manifesto
Cgil, scontro sulla rappresentanza. Il leader della Fiom chiede di ritirare la firma sull’accordo con Confindustria. E un referendum
Convocazione di un direttivo ad hoc; consultazione con voto vincolante e certificato degli iscritti alla Cgil; sospensione della firma in attesa dell’esito finale della consultazione; convocazione e svolgimenti di assemblee in tutti i luoghi di lavoro. La segreteria della Fiom ha formalizzato ieri, con una lettera, le critiche alla firma della Cgil all’accordo che rende operativa l’intesa con Confindustria sulla rappresentanza siglata il 31 maggio scorso: e così a pochi mesi dal Congresso di maggio, sale la tensione tra i due leader sindacali Maurizio Landini e Susanna Camusso. La Fiom aveva già stigmatizzato la previsione di sanzioni in caso di mancato rispetto degli accordi, l’introduzione dell’arbitrato interconfederale e una generale limitazione delle libertà sindacali in contrasto con la recente sentenza della Corte Costituzionale sulla Fiat.
«Non è comprensibile – scrive la Fiom – che tutto ciò sia avvenuto senza mettere tutte le categorie della Cgil nella condizione di poter conoscere, discutere e decidere prima di arrivare alla firma. Del resto è noto come la Fiom, in questi anni, sia stata pienamente coinvolta e oggetto di processi tesi a negare agibilità e libertà sindacali e d’azione nei luoghi di lavoro». «Le vicende Fiat e gli accordi separati sono stati più volte oggetto di discussione congiunta con la segreteria della Cgil nazionale», ricorda ancora la nota della Fiom, che convoca per il 16 gennaio il Comitato centrale dei metalmeccanici Cgil, dove è invitata a intervenire la stessa Susanna Camusso.
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